Piero Osella Budinì
Piero Osella Budinì
Piero Osella Budinì
Piero Osella Budinì
Piero Osella Budinì

Applausi e divertimento per Knilb lo spettacolo diretto da Piero Osella, Budinì

I capelli ricci te lo fanno riconoscere anche ad un km di distanza insieme alla sua straordinaria disponibilità ed ironia. Stiamo parlando di Piero Osella, in arte mago Budinì, perfomer e regista dello spettacolo “Knilb chiama Blink” che, sabato 11 maggio, ha chiuso la rassegna Sim Sala Blink promossa dal circolo magico di Dronero.

  • Ci racconti in due parole Knilb?

Knilb potremmo definirlo una coreomagia perché abbiamo scelto che tutti gli artisti fossero allo stesso livello, costruendo quindi una serie di microperformances con più artisti insieme sul palco, anziché singoli numeri lunghi ed elaborati. È stato un esperimento, molto riuscito direi visto il gradimento del pubblico. 

  • Come si è svolta la preparazione?

È partito tutto da una serie di laboratori fatti con i ragazzi che hanno poi preso parte allo spettacolo. In queste serate ognuno di loro ha sperimentato le proprie capacità e ad ognuno abbiamo abbinato un effetto, costruendo poi da questi la storia. Abbiamo scelto di giocare a ribasso prendendo le cose minime che ciascuno sapeva fare e cercando di renderle attraenti. La nota fondamentale dello spettacolo è la capacità degli artisti di prendersi in giro creando così una grande empatia per il pubblico.

  • Tu sei stato un po’ il regista di Knilb… Qual è l’aspetto più difficile per il regista di uno spettacolo di magia?

Per regia di solito si intende prendere un testo scritto e trasformarlo in azione. Però in magia esistono spesso più idee che testi che devono essere concretizzate. In Knilb il testo è stato creato partendo da ciò che i ragazzi sapevano fare ma in realtà non c’è una vera e propria regia perché ognuno è stato regista di se stesso. Anche perché solitamente i maghi sono registi di se stessi. In Knilb il mio compito di regista si limita allo stare nei tempi delle musiche e poco altro perché il resto della regia è collettiva, i movimenti che i ragazzi devono fare arrivano loro naturali attraverso il gioco anziché tramite un mio ordine diretto. 

  • Parliamo un po’ di te… Qual è stato il tuo primo incontro con la magia?

Stranamente il mio primo incontro con la magia è avvenuto tramite un libro e non tramite uno spettacolo. Il libro era “Il grande libro dell’illusionismo e dei giochi di prestigio” di Patrick Page che io da ragazzino (avevo 7/8 anni) trovai nella biblioteca del mio paese. Allora mi venne in mente che se altre persone l’avessero letto i segreti non sarebbero stati più tali quindi lo rubai. Ovviamente venni scoperto e spiegai che l’avevo fatto perché non volevo che quel libro fosse diffuso. Allora me ne comprarono uno tutto per me restituendo però quello della biblioteca. 

  • Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera?

Direi la tournée in Madagascar con Mago Sales con più di 50 spettacoli fatti in 20 giorni da cui è stato tratto anche un documentario che mandò in onda RaiTre. Questa esperienza mi ha portato poi verso forme di magia diverse dai galà e dai convegni, più verso i clown di corsia e il volontariato fatto con la magia. 

  • Cos’è per te la magia?

Per me la magia è qualcosa che si percepisce quotidianamente perché è ciò che accede in maniera inaspettata, anche una cosa piccola ma che non ti aspetti e non ha spiegazioni (ma non è paranormale). Semplicemente accade e non sai perché. 

 

 

La magia di Blink Circolo Magico prosegue con un altro entusiasante appuntamento, sabato 1 e domenica 2 giugno, nel teatrino Blink con la mostra spettacolo Illusionarium, con Mago Fax, gli amici del circolo magico più felice del mondo e tante sorprese!!!

 

Giulia Galliano

 

 

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