Diego Allegri Blink

Su Diego Allegri al Blink... la recensione di Giulia a prestigiazione.it

Sabato 23 settembre 2017, ore 21. Si apre con il botto la rassegna SIM SALA BLINK promossa dal circolo magico Blink di Dronero. A salire sul palco del teatrino Blink è Diego Allegri che proprio in questo periodo festeggia venticinque anni di professionismo. Cappellino in testa e capelli legati fanno assomigliare Diego incredibilmente a Vasco Rossi, dice più di qualche spettatore. E l’entusiasmo che crea tra il pubblico non è da meno di quello suscitato dal “blasco”.

Un tavolino, una sedia e l’immancabile valigetta da prestigiatore, questo è tutto ciò che a Diego serve per il suo spettacolo. Lui stesso evita l’abbigliamento “da mago” preferendo presentarsi con un look casual. Le luci si spengono e Diego fa capolino da dietro le quinte e con una prima battuta ottiene dal pubblico una prima, contagiosa risata. È infatti proprio la risata il filo conduttore del suo spettacolo, ciò che tiene le persone attaccate alla sedia fino al meraviglioso finale.

Lo show è tutto un alternarsi di gag, battute e situazioni divertenti che forse, agli occhi del pubblico, fanno passare in secondo piano le incredibili abilità tecniche di Diego; abilità totalmente apprezzate, invece, dai prestigiatori presenti in platea che forse alla fine sono i più scioccati da ciò che accade davanti al loro naso. Carte e banconote che spariscono, corde tagliate e ricostruite, lettura della mente degli spettatori… per Diego sembra tutto facile, naturale. Anche quando apparentemente si verificano degli imprevisti, quando lo spettatore più smaliziato pensa “Ah ora lo becco” e il resto del pubblico pensa ad un errore, ad una situazione compromessa, basta una risata e voilà…magia e tutto ritorna a posto.

Il finale aggiunge allo spettacolo un tocco di poesia pur mantenendo il tratto ironico caratteristico dell’artista. All’inchino finale di Diego il pubblico è tutto in piedi e, qua e là, si nota qualche faccia, sicuramente quella di un prestigiatore, ancora concentrata per cercare di capire il segreto dell’ultimo effetto cartomagico. Ma alla fine anche questa incredulità sparisce per lasciare spazio ad una standing ovation degna della più acclamata delle rockstar.

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